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La Val d’ Orcia

 

La Val d’Orcia, magnifico ambiente naturale in provincia di Siena, è un sito iscritto dal 2004 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

La Val D’Orcia è il risultato di un paesaggio naturale ed architetturale particolare, modellato nel corso dei secoli dagli artisti del Rinascimento italiano e riflette gli ideali del buon governo.

La prima impressione risentita è un’armonia perfetta fra l’Uomo e la Natura, sensazione che noti pittori hanno saputo raffigurare su tela.

La Val d’Orcia comporta 5 villaggi medievali fortificati (Castiglione, Pienza, Montalcino, Radicofani, San quirico) dominati dal Monte Amiata.

L’antica via romana Cassia attraversa la valle e offre vedute splendide. La Medievale via
Francigena ricorda i millioni di pellegrini che l’hanno percorsa fino Roma.

 

Cuccina Toscana

 

La cucina toscana è tradizionalmente semplice ma ricca in sapori e realizzata con prodotti particolari del territorio e trasmessa di generazione in generazione.

L’olio toscano della Val D’Orcia ed in particolare l’olio di San Quirico d’Orcia, è buonissimo e valorizza i piatti di pasta, di verdure e carne .

La carne di bue della Val di Chiana (La Chianina) è senza dubbio una delle migliori carni al mondo, servita come Bistecca o Tagliata.

Il pane toscano non è salato ed accompagna i vari salumi locali ed il notevole formaggio Pecorino di Pienza.

I pasti, sopratutto in autunno ed in inverno, si concludono con dolci secchi a base di miele, spezie, frutta secca, mandole e cioccolata. Fra i più conosciuti vi è Il Panforte d Siena.

 

Vini della Toscana

 

I vini italiani più conosciuti sono originari della Toscana.

La tradizione vinicola della Toscana risale al periodo etrusco dell’VIII secolo prima di Cristo.

Nel Medioevo, la regione della città di Montalcino nel cuore della Val d’Orcia, gode già di una reputazione prestigiosa.

Purtroppo, negli anni 60, la Toscana attraversa una crisi economica senza precedenti che vede la qualità dei suoi vini diminuire e bisognerà aspettare gli investimenti finanziari della meta degli anni 70 per vedere l’arrivo di vini eccezionali i « super toscani » come il famoso Brunello di Montalcino.